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Arredo in cartapesta by Fukumaneki

cropimage (1)Fukumaneki nasce 13 anni fa dalle mani di Silvia Bonomi, come laboratorio artigianale di lavorazioni della cartapesta giapponese.

cropimage (3)Da allora ne ha ricevuti di premi e riconoscimenti, tra cui nel 2006 quello della Regione Piemonte “Piemonte Eccellenza Artigiana”, e nel 2008 il “9° Premio Internazionale Mia-Humaneware” piazzandosi al terzo posto. Non solo, alcune realizzazioni sono state pubblicate su riviste quali Casaviva, Brava Casa, Le idee di casamia, La Stampa, Tuttomilano (inserto di Repubblica) e ci sono state anche partecipazioni televisive a Uno mattina (Rai1) e Costume e Società (Rai2).

cropimageLe creazioni Fukumaneki spaziano dai pannelli agli oggetti d’arredo sino ad arrivare all’allestimento e alle bomboniere.

La lavorazione dicevamo è quella della cartapesta giapponese: un procedimento nato nel II secolo D.C. in Giappone che conferiva una resistenza tale ai manufatti da essere utilizzato in ambito bellico nella produzione di elmi da combattimento. Silvia utilizza sia carta riciclata che carta orientale molto pregiata proveniente da India, Nepal e Thailandia lavorate secondo tecniche tradizionali.cropimage (7)

Il processo prevede una prima stesura in vari strati, secondo la tecnica giapponese, della carta comune preventivamente sminuzzata  in piccoli pezzi. Questo costituirà “il muro portante” dell’oggetto. Lo strato superficiale sarà cropimage (2)invece costituito dalla carta più pregiata arricchita di fibre vegetali con motivi ornamentali e armonie di colori inaspettate.

cropimage (4)Fukumaneki offre un servizio a tutto tondo finalizzato ad ogni evenienza grazie anche alla collaborazione con uno studio grafico specializzato nell’organizzazione di eventi per soddisfare la clientela.

Qui su Arte Bottega potete trovare alcuni dei pannelli, vasi, ciotole  e piatti creati da Silvia, che recentemente ha partecipato all’ultima edizione di AF, L’ Artigiano in fiera 2012.

 

 

Legami artistici e nodi concettuali

Un filo, come quello di Arianna. Un filo tenace, continuo, che riesce a mantenere una forma, a non disperdersi, a non intricarsi.

Daniele String Art

Nelle mani di Daniele Silvestrini c’è pazienza, precisione, chiarezza, c’è la voglia di essere un “nuovo” creatore, di ri-plasmare, attraverso la fibra dello spago, oggetti comuni, quotidiani, oggetti che hanno bisogno di reinventarsi per conquistare ancora una volta il proprio spazio.

Si parte da una “traccia”, che Daniele realizza in cartapesta, uno stampo su cui danzare con juta, cotone, canapa o lino egiziano, fino a ricoprirne tutti i contorni, fino ad esaltarne tutte le sinuosità attraverso una sapiente e ricercata scelta di spessori e tessuti.

Daniel String Art mokaUn legame intenso quello che il maestro “stringe” con la sua opera, una sorta di “nodo concettuale” che trasforma questi ready-made apparentemente casuali in veri e propri capolavori d’artigianato artistico. Nascondere per disvelare, impacchettare per allenare la memoria, per destituire i nostri processi mentali e lasciar posto al desiderio di ridefinire rapporti, di “fare” con le nostre mani qualcosa di unico, prezioso.

Daniele String Art Nefertiti

Artigianato del riciclo, eco-design, la Daniel String Art è una punta d’eccellenza di quella qualità che parla italiano, di una tradizione antica, che trasmette saperi, che diventa cultura ogni qualvolta si scopre la bellezza, ogni qualvolta in cui un uomo riesce a superare se stesso con le proprie capacità.